Federica Gubiani

Ingegnere civile, Ph.D.

Indice Tesi di dottorato

ATTIVITÀ DI RICERCA

TRATTAMENTI DI RIMOZIONE DEL MERCURIO DA SEDIMENTI CONTAMINATI

DESCRIZIONE DEL PROGETTO DI COLLABORAZIONE

Lo studio oggetto del presente lavoro è stato realizzato presso l’Università di Udine per conto di Impresa Taverna Spa, che ha deciso di avvalersi della contemporanea collaborazione di differenti Istituti di Ricerca, italiani e stranieri. I risultati dello studio condotto presso i differenti gruppi di ricerca saranno riportati nel proseguo del presente lavoro di tesi. L’incompletezza dei dati nella sezione terza del presente volume è legata puramente a motivi di tutela industriale, che al momento di redazione della tesi è in fase di deposito. Le informazioni che Impresa Taverna Spa ha ritenuto sensibili sono state perciò omesse alla luce dell’esistente “Confidentiality and Non-Disclosure Agreement” sottoscritto dalla scrivente per poter gestire la condivisione delle informazioni. Si ritiene perciò opportuno ed oltremodo corretto descrivere brevemente i team di ricerca che hanno contribuito al raggiungimento dei risultati nonché alla definizione del percorso da seguire nella ricerca sviluppata presso il Dipartimento di Tecnologie Chimiche ed Energetiche dell’’Univeristà degli Studi di Udine. In primis, Impresa Taverna SpA, presenza “storica” nell’Alto Adriatico nel mercato delle opere marittime, si è dedicata negli ultimi anni anche alle problematiche ambientali inerenti la propria attività in particolare in relazione alle attività di dragaggio dei sedimenti lagunari. L’obiettivo primario è quello di proporsi agli stakeholders interessati quale soggetto in grado di affrontare in maniera integrata l’intero ciclo delle attività di dragaggio e trattamento dei sedimenti. Quindi: Team Bologna; Team Cordoba (Spagna); Team T’Bilisi (Georgia).

L’obiettivo del presente lavoro consiste nell’approfondimento dei diversi aspetti disciplinari coinvolti nella problematica “siti contaminati” e risulta finalizzato, in particolare, all’individuazione della tecnologia che meglio si presta a risolvere la critica situazione di contaminazione dei sedimenti nell’area lagunare friulana. Il presente lavoro di tesi risulta strutturato come di seguito indicato.

La prima sezione vuole offrire un’esauriente panoramica sulla problematica affrontata nelle sezioni successive. Nel primo capitolo ci si concentra sugli aspetti normativi che regolamentano in ambito nazionale ed internazionale le attività di dragaggio e di bonifica dei siti contaminati. Si sottolinea che, considerato lo stravolgimento del quadro normativo legato all’introduzione del Testo Unico Ambientale e dei relativi Decreti Attuativi e tenuto conto della ancor nebulosa interpretazione degli stessi all’atto della redazione del presente lavoro, il quadro normativo di riferimento sarà quello esistente prima dell’entrata in vigore del sopraccitato Testo Unico. Il capitolo successivo propone un’esauriente panoramica relativamente al comparto “sedimento” ed alla sua possibile contaminazione. Il terzo capitolo consentirà al lettore di acquisire tutte le informazioni per avere un preciso inquadramento geo-morfologico del sito oggetto specifico della presente indagine. Fornirà inoltre quanto necessario per comprendere natura ed intensità della contaminazione locale. Il quarto capitolo, basandosi su uno studio di prospezione tecnologica, motiverà le scelte, in termini di trattamenti di decontaminazione, di cui alle sezioni successive. Il capitolo propone un’analisi delle principali tecnologie di bonifica e messa in sicurezza dei sedimenti/suoli ad oggi disponibili su scala reale o su scala pilota e ne valuta la rispondenza al modello ideale definito sulla base della specifica applicazione richiesta.

La seconda sezione, prettamente sperimentale, illustra i risultati ottenuti dallo studio condotto su prototipi lab-scale e becnch-scale per le tecnologie selezionate quali Best Available Technology (lisciviazione, anche coadiuvata da energia ausiliaria e flottazione)

La terza sezione motiva l’elezione della più efficace tra le tecnologie studiate in laboratorio e descrive il pilot-plant ideato per il processo di decontaminazione delle matrici fangose e successivamente realizzato come scale-up del prototipo bench-scale.

Pubblicazioni
  • C. Roselli, F. Gubiani, D. Goi, G. Dolcetti, “Nuove frontiere di ricerca applicata alla depurazione delle acque: utilizzo degli ultrasuoni”, Convegno Nazionale Interdisciplinare: Governance e partecipazione: nuova frontiera di sviluppo sostenibile agro-ambientale e paesaggistico (Udine 6-7 novembre 2003), poster session.
  • R. Meriggi, M. Del Fabbro, G. Cignacco, D. Goi, C. Roselli Della Rovere, F. Gubiani, “Geotechnical Characteristics of Dredged Material Subjected to Ultrasonic Treatment”, Proceedings of International Conference on Problematic Soils, 25-27 May 2005, Eastern Mediterranean University, Famagusta, N. Cyprus  (2005), 325-333.
  • F. Gubiani, B. Lesa, C. Comuzzi, D. Goi, G. Dolcetti, “Ultrasonic bench-treatment of dredging sludge (a case study in North-East Italy)”, Poster of the European workshop on heavy metal contaminated, marine sediments, Bremen, Germany, October 13-14 (2005).